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Il piccione

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In casa è entrato un piccione.

Muove l’aria ma non vola,

cammina.

Disperazione.

O cos'altro lo spinge

oltre il confine della prudenza?

Fame? Solitudine? 

Non riprende il volo.

In assenza di vento,

osa la più grande incoscienza.

 

 

 

 Salvatore Pizzo - 28/06/2017 21:07:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

A colpirmi di primo acchito è la musicalità, quel"adagio dell’aria" che dà il tono al movimento del giorno; per poi prendere andature più sul andante, passando dal forte, più forte ed infine al massimo: quello dell’incoscienza animalesca. Ovvero d’un piccione ch’è così rintronatoda non averci nemmeno l’intenzione di togliere il disturbo...
Ch’è dire se non che l’ho trovata bellissima?
Un caro saluto

 Salvatore Pizzo - 28/06/2017 21:07:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

A colpirmi di primo acchito è la musicalità, quel"adagio dell’aria" che dà il tono al movimento del giorno; per poi prendere andature più sul andante, passando dal forte, più forte ed infine al massimo: quello dell’incoscienza animalesca. Ovvero d’un piccione ch’è così rintronatoda non averci nemmeno l’intenzione di togliere il disturbo...
Ch’è dire se non che l’ho trovata bellissima?
Un caro saluto

 Alberto Becca - 28/06/2017 19:52:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Trattasi di piccione molto umano.. spesso anche l’ uomo varca i confini della prudenza senza precise motivazioni.. spesso in assenza di vento, anche l’ uomo (o la di lui fantasia) vorrebbe volare.. spesso accadono mattinate (apparentemente) vuote di eventi.. spesso la misura pare colma, o inadeguata; molto centrata invece questa lirica, dalla quale traspare un delicato sottofondo malinconico (che preoccupa assai ....)

 Loredana Savelli - 28/06/2017 16:44:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Grazie a chi ha commentato con tale profondità.
Venti, eventi: in fondo la vita di un volatile è una scommessa sul vento e non sempre ci si sente in grado...

 Annamaria Pambianchi - 28/06/2017 12:25:00 [ leggi altri commenti di Annamaria Pambianchi » ]

Uno specchio ’animale’ ove l’umano riflette e si riflette.
Mi sembra il testo un esempio riuscito di come si possa far poesia con un evento minimo, tenero e bizzarro ad un tempo e di come un contatto estemporaneo possa colmare il ’vuoto di eventi’ e rappresentare dunque in sé ’l’evento’.
A me qualche anno fa è accaduto con una rondine. Che però ci ha messo un secondo per accorgersi di esser finita in una trappola. Era spaventatissima. Ma poi per fortuna ha imboccato la finestra....

 Klara Rubino - 28/06/2017 10:18:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Non si può non apprezzare questa poesia: ne ammiro proprio l’esatta misura; è un equilibrio perfetto di narrazione e riflessione, verità e metafora.
Ognuno poi ci mette del suo per identificare questa "incoscienza più grande": io ci vedo quella di tentare di essere ciò che non si è...diventa un’imprudenza, si finisce in un mondo non proprio e si rischia di venire schiacciati o feriti...magari da un veloce mezzo in transito!

 Laura Turra - 28/06/2017 09:29:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

L’inesatta misura, quella che non si addice, che non è a misura dell’essere. Allora l’incoscienza più grande è non desiderare ciò per cui si è fatti, il cielo e la sua infinità.
Una poesia meravigliosa, il cui senso, spero, non sia stato travisato dal mio goffo commento. Un abbraccio Loredana!

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